A.R.I. TROPOSCATTER ITALIA "GRUPPO MICROONDE MONTE DEL GIOGO E MONTE MAGGIORE" |
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M O N T E DEL G I O G O
COMANO (MS ) EX BASE NATO TROPOSCATTER " LIVORNO"
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Secondo contatto a 1240 MHz tra le ex stazioni N.A.T.O. Troposcatter “Livorno” (IMXZ) del Monte del Giogo e della “Tolfa” (ITLZ).
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Domenica 30 settembre abbiamo proseguito. In Tolfa erano ancora numerosi e attivi, al Giogo anche e sufficienti alla bisogna: installiamo stabilmente l’illuminatore | |||
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al supporto, lo centriamo nel fuoco, e caliamo la discesa di 15 metri di Celflex da 7/8”. |
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L’idea iniziale era quella di partire con un segnale ATV a 1240 e una trentina di W. dal paraboloide attivo della Tolfa, per vedere se al Giogo succedeva qualcosa: era più che altro una curiosità preliminare, per capire da dove bisognava iniziare e le previsioni erano obiettivamente moderatamente pessimistiche. Giunta l’ora (le 14) dal Monte Maggiore ci comunicano che la potenza a disposizione è di una decina di Watt o poco più, partiti con monoscopio alle 14,30 circa da ITLZ e cercati ansiosamente a IMXZ mediante il “Professional Sat Field Stength” della UNAOHM, deputato al controllo dell’intensità di campo, dell’eventuale immagine e dei sincronismi. |
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Ci si accorge subito che non è la RAI, ma anche che a “ondate” il monoscopio laziale | |||
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cerca di formarsi sul video, per svanire sotto l’effetto del fading che provocava lo sganciamento dei sincronismi: la segreta speranza del colpo di c… svaniva, ma con soli 10 Watt spalmati su una ventina di mega, vedere (per la prima volta da parte nostra) il tentativo di formazione dell’immagine del monoscopio in troposcatter dalla Tolfa, da trecento chilometri in là, appena a sinistra delle Apuane versiliesi, ci ha fatto assai piacere. Ora sappiamo da dove partire, si provvederà modificando come segue: più potenza, |
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polarizzazione circolare, diversity. Vi faremo sapere e, speriamo ma non garantiamo, anche vedere. | |||
Si è quindi poi passati in fonia, ricominciando in FM (chiediamo scusa ai puristi un po’ frettolosi nei giudizi ma, per ragioni tanto ovvie quanto banali, in FM l’evanescenza si vede meglio e può essere precisamente quantificata e qualificata: in banda laterale, essendo l’emissione discontinua e disomogenea, si hanno risultati interpretativi assai peggiori), per poi passare finalmente in LSB. ( VEDI VIDEO1 VIDEO2 ) |
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A differenza della volta precedente anche in banda laterale il contatto è avvenuto alla perfezione, senza alcuna difficoltà o distorsione e con quell’incisività tipica di |
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questo tipo di emissione. Durante la prova in banda laterale abbiamo provato a ridurre la potenza al minimo di quanto consentito dalle apparecchiature (1W) constatando che la tratta Giogo-Tolfa può tranquillamente essere coperta con questa |
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potenza: il segnale, rispetto ai 10 W, cala portandosi ad una media attorno all’S 6-7, con picchi positivi sul 9 (anche prolungati) e negativi verso lo zero, ma solo molto raramente si perde qualche lettera. Se operata col diversity la tratta diverrebbe fruibile alla perfezione anche con questa esigua potenza. Sono in preparazione illuminatori in 2 metri, 70 cm e 2,4 GHz per continuare le prove, partendo dai 70 cm per creare un collegamento punto-punto stabile a bassissima potenza che ci serva da canale pilota per lo scambio di informazioni e dati durante le sperimentazioni. Lasciamo alle registrazioni dei collegamenti ed al video dello strumento l’onere di fornire altre informazioni a chi ci legge. Ancora un saluto e un grazie agli amici della Tolfa. Alla prossima Il G.M.S.M.G.
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Il Celflex deve salire per essere poi calato attraverso la guida d’onda solidale al braccio di supporto del Feedhorn
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Per fare uscire il cavo di sotto è necessario togliere il tratto flex della guida d’onda che alimentava l’antenna e che si trova alla base.
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Il tratto flex asportato reca ancora la targhetta con tutte le specifiche del prodotto e quelle del contratto NATO: il numero del Type designation è relativo al limite superiore di frequenza per la quale essa è impiegabile. Come si vede è stata prodotta nel mese di febbraio del 1960 dalla nota ditta statunitense “Co-Operative Industries inc.”, che forniva tutte le guide del sistema ACE.
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Il cavo viene inserito nella guida: l’operazione non è stata agevolissima in quanto la guida annessa al braccio contiene un twist per l’inversione di polarità della trasmissione.
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Finalmente il Celflex intestato fuoriesce dalla guida alla base dell’antenna.
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L’installazione dell’illuminatore è stata facilitata da una splendida giornata autunnale.
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Il Feedhorn è quasi pronto, non resta che fissare cavo e codino: I4TOM si gusta come una lucertola i raggi solari concentrati dal disco nel fuoco e il gigante rinasce: è pronto a dialogare con i suoi “fratelli” di Monte Maggiore.
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WEBMASTER IK4MGV Data ultima rev. 12/01/2012